Immagine trovata su thelifestylepotion.com (campagna pubblicitaria Dior A I 2017/2018)
Come vi avevo accennato nel post precedente oggi parliamo nuovamente del basco, un accessorio che davvero sta diventando una vera e propria mania non solo tra le influencers di tutto il mondo ma anche tra lo star-sistem.
Ma vediamo insieme, prima di passare alle varie fonti d' ispirazione per poter indossare questo must del momento, quali sono le origini di questo accessorio che sta facendo impazzire il mondo.
Immagine trovata su fashionblog.it (sfilata Dior A I 2017/2018)
Presente nelle ultime sfilate di Dior Gucci e Chanel, questo cappello dalla falda assente, solitamente in panno o lana, ricorda il mood militare da quando a partire dagli Chasseurs Alpins francesi, costituiti nel 1888, diventa di comune utilizzo durante la guerra civile spagnola, per poi essere usato dagli anarchici italiani, dai carristi inglesi in Africa durante la seconda guerra mondiale, durante la resistenza da antifascisti e da partigiani….ma la figura storica rimane quella di Ernesto Che Guevara: basco nero più stella rossa, calcato in testa.
Il nome però deriva dai contadini baschi che furono i primi ad indossarlo, tutt' ora è il loro copricapo nazionale.
Però parallelamente esiste un altro lato della medaglia, questo cappello così glamour ricorda (come abbiamo detto nel post precedente) quei famosi pittori venuti da un lontano impressionismo (tipico movimento artistico dell' Ottocento), specialmente se al centro troviamo il famoso "pirullo", un pallino che abbellisce il nostro copricapo... un dettaglio semplice ma di grande impatto visivo (ecco perchè sono i dettagli a fare la differenza). E Lui "Mister Basco" la differenza la fa e come in un look! E' capace di trasformare subito uno stile basic in un mood con carattere!
Immagine trovata su Pinterest (Marlene Dietrich con basco anni 1941)
Immagine trovata su marieclaire.it (Faye Dunawayin "Bonnie and Clyde" del 1967)
Il suo momento d' oro lo visse soprattutto a cavallo tra gli anni Trenta e gli anni Quaranta, quando molte dive hollywoodiane lo indossarono con uno charme divenuto icona. Ritornò con vigore durante gli anni dello Swinging London, negli anni Settanta diventa un must soprattutto se indossato su maxi lunghezze e rendigote di sapore militare. Negli anni Ottanta diventa sexy, mente nei Novanta si concettualizza. Ritornerà nel nuovo millennio ripresentandosi sulle passerelle a periodi alterni fino ad approdare ai giorni nostri, più precisamente nel nostro autunno inverno 2017/2018, caratterizzato da maggiore cforza e vigore.
MA COME LO SI PUO' ABBINARE?
Sta praticamente bene su tutto. Abbiamo già detto risulta perfetto su outfits quotidiani rendendoli più interessanti con un tocco glam che di certo non vi farà passare inosservate. Perfetto sui looks più casual come jeans t-shirt e camicie più classiche; inoltre il basco è in perfetta armonia anche con le gonne ampie (dalla tipica linea ad A) abbinandole a camicette o bluse realizzate con tessuti più leggeri, fluttuanti, magari con rouches oppure indossando quelle che permettono di fare un bel fiocco intorno al collo seguendo il mood parigino; si sposa impeccabilmente anche con cappotti e trench.
Per uno style più strong abbinalo con blazer in pelle.
BASCO + BLAZER IN PELLE + T-SHIRT + PANTALONE
BASCO +ABITO
BASCO + ABITO
BASCO + PELLICCIOTTO "PELUCHE" (must della stagione)
BASCO + CAPPOTTO+ JEANS
BASCO IN PELLE + CAPPOTTO
In queste immagini trovate sul web diventa protagonista il basco nero, ricordiamo che questa tipologia di copricapo a tinta unita è ben più facile da abbinare. In commercio ne esistono di tutti i colori e fantasie, anche se il modello più in voga del momento sembrerebbe essere quello di pelle.
Io invece ho deciso di indossarlo con un mood che rievochi l' allure parisienne, cliccate QUI
Spero che questo post vi sia piaciuto, augurandovi una buona serata ed una buona settimana vi abbraccio tutte e come sempre vi rinnovo l' appuntamento qui sul blog per un nuovo argomento.
Carmen "Confessions on a Fashion Floor"
Nessun commento:
Posta un commento